LA CORREZIONE
per lo spostamento dell'accento

Ultimo aggiornamento
06/11/2021

Mentre in italiano la radice dei nomi, degli aggettivi e dei verbi è invariabile, nel dialetto romagnolo essa subisce una modificazione ogni volta che l'accento tonico della parola, per l'aggiunta di un suffisso o per la variazione della desinenza, si sposta da una vocale della radice, a una vocale della desinenza.

In linguistica il fenomeno è detto metafonesi.

 

Quando l'accento cade su una o questa diviene una u:

 

fròbge

frubgión

a gióg

giughè

ascolta la pronuncia

a mov

a muvìva

a vól

vu

a cósg

a cusgÌva

a gòd

a gudìva

a mónt

muntè

a arcòi

a arcuìva

 

Quando l'accento cade su una è che in italiano corrisponde ad una a, questa diviene una a:

 

strèda

stradón

a chèrg

carghè

ascolta la pronuncia

pièvla

piavlèt

a inchièv

a inchiavèva

mèn

manéna

a pèrle

parlè

 

 

Quando l'accento cade su una e che in italiano corrisponde ad una e, questa diviene una i:

 

lèt

litón

bév

a bivìva

ascolta la pronuncia

fnèstra

fnistròn

met

a mitiva

mnèstra

mnistrón

pend

a pindìva

név

ninivón

spegn

a spighìva

tèsta

tistón

sent

a sintìva

 

Quando l'accento cade su una e compresa tra due consonanti la seconda delle qualiè una l o una r, la e cade.

 

tél

tlón

ascolta la pronuncia

bèl

blón

méla

mlón

gél

gg-lón

fèr

fracc

tèra

trén

 

Quando l'accento cade sulle vocali a, u, oppure i non avviene alcuna alterazione.

Questa è una spiegazione del fenomeno vista dal punto di vista del dialetto.
Nella pagina dedicata alle importazioni dall'italiano c'è la spiegazione del fenomeno vista dal punto di vista dell'italiano.
Si integrano a vicenda.

Nella prossima pagina:

  Il nome

Nella pagina precedente:

  La flessione (dei nomi, degli aggettivi, dei verbi)

 

Indice

avanti

Indietro