DIZIONARIO GRAMMATICALE

Accrescitivo           Si dice di un nome che indica una cosa grande (omone)

Aggettivo                 (vedi la grammatica)

Avverbio                  (vedi la grammatica)

Condizionale          Un modo della coniugazione dei verbi tipico delle frasi con condizioni (se avessi, se fossi)

Coniugazione        La variazione della parte finale di un verbo a seconda della persona, del modo e del tempo

Congiuntivo           Un modo della coniugazione dei verbi tipico delle frasi con congiunzioni (credi che io abbia, che io sia)

Congiunzione        (vedi la grammatica)

Consonante           Un suono che non può esser pronunciato da solo (b, c, d, f, g, h, l, m ecc.)

Desinenza               La terminazione di un nome, di un aggettivo, di un verbo

Diminutivo              Si dice di un nome che indica una cosa piccola (omino)

Dolci                         Si dice delle consonanti c e g come in ciao, cera, Gino, Giorgio

Dure                          Si dice delle consonanti c e g come in carta, chiesa, governo, ghianda

Elisione                    L’eliminazione di una vocale per facilitare la pronuncia. In italiano la vocale elisa viene sostituita dall’apostrofo (la anima, lanima)

Enclitica                   Una particella non dotata di accento proprio, che per la pronuncia si appoggia ad un’altra parola (mangialo, credimi, mandamelo)

Eufonico                  Che serve a migliorare o a facilitare la pronuncia

Imperativo               Un modo della coniugazione dei verbi tipico degli ordini (vai! andate! andiamo!)

Imperfetto                Un tempo della coniugazione. Chi parla si riferisce al passato, ma con la mente si trova nello stesso periodo di tempo (mentre io andavo ...)

Importato                 Si dice di un vocabolo (parola) proveniente da un’altra lingua

Indicativo                Un modo della coniugazione dei verbi tipico delle frasi che indicano le cose come stanno (io sono, io ho, io vado)

Infinito                      Un modo della coniugazione dei verbi tipico delle frasi in cui non si sa bene come stanno le cose (mangiare, bere, sentire)

Interiezione             (vedi la grammatica)

Metafonesi              Fenomeno tipico del dialetto romagnolo che consiste nella lieve modificazione nella pronuncia di una vocale nel passare dal singolare al plurale.

Neologismo            Una parola nuova

Nome                        (vedi la grammatica)

Onomatopeico       Parola o verbo la cui pronuncia imita un suono.

Ortografia                Il modo corretto di scrivere le parole

Participio                 Un modo della coniugazione dei verbi (andato, avuto, andante, avente)

Passato prossimo Un tempo della coniugazione. Chi parla si riferisce al passato (ho mangiato, ho visto)

Passato remoto     Un tempo della coniugazione. Chi parla si riferisce al passato, ma con un’aria da persona colta (mangiai, vidi, andai)

Peggiorativo           Si dice di un nome che indica una cosa cattiva (omaccio)

Piano, piana           Un vocabolo, una parola con l’accento sulla penultima sillaba (accénto)

Plurale                      Detto di cose in numero maggiore di uno

Presente                  Un tempo della coniugazione. Chi parla si riferisce a cose che accadono nel momento in cui si parla (io mangio, io bevo, io rido)

Pronome                 (vedi la grammatica)

Sdrucciolo              Un vocabolo, una parola con l’accento sulla terzultima sillaba (sìllaba)

Singolare                 Detto di cose nel numero di uno

Sonore                     Sono chiamate le consonanti b, g, v, d (g dura) perché nella pronuncia sono precedute da una breve emissione di suono

Sorde                       Sono chiamate le consonanti p, c, f, t (c dura) perché nella pronuncia non sono precedute da emissione di suono.

Sostantivo              Nome

Tronco                     Un vocabolo, una parola con l’accento sull’ultima sillaba (cit)

Verbo                       (vedi la grammatica)

Vezzeggiativo        Si dice di un nome che indica una cosa graziosa (ometto, omuccio)

Vocale                      Un suono che si può pronunciare da solo (a, e, i, o, u)