IL PRONOME

Il pronome si usa al posto del nome per evitare ripetizioni. Il dialetto romagnolo a Saludecio rifugge dalle complicazioni sintattiche, dalla subordinazione e dalla concinnitas ciceroniana. I pronomi sono ridotti al minimo e sono molti quelli italiani che non trovano corrispondenti.

PRONOMI PERSONALI

Come in italiano sostituiscono nomi di persona o di animali oppure indicano la persona che parla o quella cui si parla. Distinguiamo i pronomi personali soggetto e i pronomi personali complemento.

PRONOMI PERSONALI SOGGETTO

I pronomi personali soggetto in italiano sono io, tu, egli, lui, esso, noi, voi, essi, loro, esse. Come visto nella coniugazione del verbo essi possono essere o di uso facoltativo, o di uso obbligatorio. Nello specchietto che segue sono riportati: nella prima riga i corrispondenti italiani, nella seconda riga i pronomi facoltativi, nella terza quelli che obbligatoriamente accompagnano il verbo. Il corrispondente di “lui” ha due versioni: davanti a consonante (e) e davanti a vocale (l’). Troverete esempi nella coniugazione dei verbi (una delle tante a questo link).

 

ITALIANO

io

tu

lui

lei

noi

voi

essi

esse

FACOLTATIVO

ei

ti

lu

lea

nun

vu

lor

lorie

OBBLIGATORIO

a

t

e – l’

la

a

a

i

li

 

PRONOMI PERSONALI COMPLEMENTO

Nella loro forma tonica, cioè quando sono provvisti di accento proprio, in italiano esistono me, te, esso, lui, gli, essa, lei, la, le, noi, essi, loro, sé, li, esse, le. Nello specchietto che segue sono riportati: nella prima riga i pronomi romagnoli esistenti, nella seconda i corrispondenti italiani.

 

ROMAGNOLO

mi

ti

lu

lea

nun

vu

lor

lorie

ITALIANO

me

te

lui,
esso,
gli

lei,
essa,
la

noi

voi

essi,
li,
loro

esse,
le,
loro

 

Il pronome riflessivo non trova il corrispondente e va sostituito dal corrispondente pronome non riflessivo.

A differenza dell'italiano, il complemento oggetto richiede la preposizione ma (a). Gli altri complementi vengono costruiti con la preposizione corrispondente.

Esempi:

 

ITALIANO

io lavo (pettino, vesto) me, te, lui, lei, noi, noi, voi, loro, esse

 

ROMAGNOLO

ei a lèv (a petne, a vistisc) ma mi, ma ti, ma lu, ma lea, ma nun, ma vu, ma lor, ma lorie.

 

LE ENCLITICHE

In italiano i  pronomi lo, la, li, le, mi, ti, gli, ci, vi, si, ne possono avere accento proprio (io lo mangio), oppure no (mangialo). Nel dialetto sia quei pronomi, che altre particelle scritte e pronunciate allo stesso modo, ma con funzione grammaticale diversa, si collocano tra il soggetto obbligatorio (cui si appoggiano per la pronuncia) e la voce verbale. Esse prendono il nome di [particelle] enclitiche. Considereremo quindi tutte le particelle sopra elencate, sia nel significato pronominale che avverbiale, in quanto si comportano allo stesso modo.

 

lo

quello

mi

me, a me

vi

a voi, in quel luogo

la

quella

ti

te, a te

si

sè stesso, a sè stesso

li

quelli

gli

a lui

ne

di ciò, di lui, di lei

le

quelle, a lei

ci

a noi, in quel luogo

 

 

 

Non scatenate le vostre critiche sull’ortografia: in italiano lo spazio separa una parola dall’altra e l’apostrofo testimonia la caduta di una vocale. Io vorrei dare un certo rilievo alle singole particelle, ma non vorrei neanche complicarmi troppo la vita cambiando il colore ad ogni lettera: quindi terrò ogni elemento separato dall’altro con uno spazio.

Le tabelle che seguono riportano le diverse combinazioni

 

 

SOGGETTO OBBLIGATORIO

enclitiche 

 

lo

la

li

le

io

a

a l

a la

a i

a li

tu

t

t e

t la

t i

t li

egli

e

u l

u la

u i

u li

lei

la

la l

la la

la i

la li

noi

a

a l

a la

a i

a li

voi

a

a l

a la

a i

a li

essi

i

i l

i la

i i

i li

esse

li

l il

li la

li i

li li

 

La regolarità delle colonne è turbata dall’ “e” della seconda persona singolare: per agevolare la pronuncia, del latino “ille” è sopravvissuta un alterazione della “i” invece della “l”.

 

ESEMPI

 

in italiano:

io lo mangio, tu lo mangi, egli lo mangia, ecc.
io la vedo, tu la vedi, egli la vede, ecc.
io li saluto, tu li saluti, egli le saluta, ecc.
io le riconosco, tu le riconosci, egli le riconosce, ecc.

 

 

 

lo

la

li

le

 

 

magnè

veda

salutè

arcnosc

io

ei

a l magn

a la veg

a i salut

a li arcnosc

tu

ti

t e magn

t la ved

t i salut

t li arcnosc

egli

lu

u l magna

u la ved

u i saluta

u li arcnosc

lei

lea

la l magna

la la ved

la i saluta

la li arcnosc

noi

nun

a l magnèn

a la vidin

a i salutèn

a li arcnuscin

voi

vu

a l magnèd

a la vidid

a i salutèd

a li arcnuscid

essi

lor

i l magna

i la ved

i i saluta

i li arcnosc

esse

lorie

l il magna

li la ved

li i saluta

li li arcnosc

 

 

 

ancora

 

 

SOGGETTO OBBLIGATORIO

enclitiche 

 

mi
(a me)

ti
(a te)

gli – le
(a lui, a loro, a lei) (*)

ci
(a noi)

io

a

a m

a t

a i

-

tu

t

tu m

tu t

tui

tu cc

egli

e

u m

u t

u i

u cc

lei

l’

l am

la t

la i

la cc

noi

a

-

a t

a i

a cc

voi

a

a m

-

a i

a cc

essi

i

i m

i t

i i

i cc

esse

li

li m

li t

li i

li cc

 

L'uso dell'enclitica gli per “a loro” è considerato errore grave in italiano, ma è di uso comune in dialetto (a i dagg da magnè – dò loro da mangiare).

ESEMPI

 

in italiano:

io mi lavo, tu mi lavi, egli mi lava, ecc.
io ti guardo, tu ti guardi, egli ti guarda, t
io gli vendo, tu gli vendi, egli gli vende
tu ci piaci, egli ci piace, lei ci piace, ecc.

 

 

 

mi

ti

gli – le

ci

 

 

lavè

guardè

vend

pisg

io

ei

a m lèv

a t guèrd

a i vend

-

tu

ti

tu m lèv

tu t guèrd

tu i vend

tu cc pisg

egli

lu

u m lèva

u t guèrda

u i vend

u cc pisg

lei

lea

l am lèva

la t guèrda

la i vend

la cc pisg

noi

nun

-

a t guardèn

a i vindìn

a cc pisgìn

voi

vu

a m lavèd

-

a i vindìd

a cc pisgìd

essi

lor

i m lèva

i t guèrda

i i vend

i cc pisg

esse

lorie

li m lèva

li t guèrda

li i vend

li cc pisg

 

 

 

ancora

 

 

 

enclitiche 

 

 

vi (a voi)

si (a sè,
sè stesso)

ne
(di ciò)

ci – vi
(a loro)

ci – vi (in
quel luogo)

io

a

a v

-

a n

a i

a i

tu

t

-

-

t ni

tu i

t i (*)
tu i

egli

e

u v

u s

u n

u i

u i

lei

l’

la v

la s

la n

la i

la i

noi

a

a v

-

a n

a i

a i

voi

a

a v

-

a n

a i

a i

essi

i

i v

i s

i n

i i

i i

esse

li

li v

li s

li n

li i

li i

 

*

t i davanti a vocale

 

tu i davanti a consonante

ESEMPI

 

in italiano:

io vi mando, egli vi manda, lei vi manda,  ecc.
egli si pettina, lei si pettina,  ecc.
io ne voglio due, tu ne vuoi due, egli ne vuole, ecc.
io ci andrò, tu ci andrai, tu ci vai, egli ci andrà, ecc.

 

 

 

vi (a voi)

si (a sè,
sè stesso)

ne
(di ciò)

ci – vi (in
quel luogo)
(a loro)

io

ei

a v mand

-

a n voi du

a i andrò

tu

ti

-

-

t ni vo du

t i andrè
tu i vè

egli

lu

u v manda

u s petna

u n vo du

u i andrà

lei

lea

la v manda

la s petna

la n vo du

la i andrà

noi

nun

a v mandèn

-

a n vlin du

a i andrin

voi

vu

a v mandèd

-

a n vlid du

a i andrid

essi

lor

i v manda

i s petna

i n vo du

i i andrà

esse

lorie

li v manda

li s petna

li n vo du

li i andrà

 

 

 

Quando lo, la, li, le, ne seguono un altro pronome dello stesso tipo (mandamelo) danno luogo ad altre combinazioni che si ottengono da quelle già trattate aggiungendo a tali combinazioni la particella indicata nello specchietto:

 

 

 

ESEMPI

italiano

romagnolo

a i

t um

i c

lo

e

glielo do – a i e dag

me lo dai – tu m e

ce lo danno – icc e da

la

la

gliela do – a i la dag

me la dai – tu m la

ce la danno – icc-la da

li

i

glieli do – a i i dag

me li dai – tu m i

ce li danno – icc-li da

le

li

gliele do – a i li dag

me le dai – tu m li

ce le danno – icc-li da

ne

ni

gliene do – a i ni dag

me ne dai – tu m ni dè

ce ne danno – icc-ni da

 

 

PRONOMI POSSESSIVI

Sostituiscono il nome indicandone il possessore. In italiano: il mio, la mia, il tuo, la tua, il suo, la sua, il nostro, la nostra, il vostro, la vostra, il loro, la loro.

 

ITALIANO

il mio/a

il tuo/a

il suo/a

il nostro/a

il vostro/a

il/la loro

MASCHILE

e mii

e tuv

e suv

e nostre

e vostre

e suv

FEMMINILE

la mia

la tua

la sua

la nostra

la vostra

la sua

 

 

ESEMPI

 

ITALIANO

Di chi è quel martello? E’ il mio, il tuo, il suo, il nostro, il vostro, il loro
Di chi è quella casa? E? è la mia, la tua, la sua, la nostra, la vostra, la loro

 

ROMAGNOLO

Ad chi l’è che martèl? L’è e mii, e tuv, e suv, e nostre, e vostre, e suv
Ad chi l’è cla chèsa? L’è la mia, la tua, la sua, la nostra, la vostra, la sua

 

PRONOMI DIMOSTRATIVI

Indicano la persona o la cosa di cui si parla e ne specificano la vicinanza o l’identità. In italiano: questo, codesto, quello, stesso, medesimo, costui, costei, costoro, colui, colei, coloro, ciò, lo, ne, ci.

 

ITALIANO

questo

quello

stesso

medesimo

 

MASCHILE

quest

quel

stes

midesme

  

FEMMINILE

questa

quela

stesa

midesma

 

PRONOMI INDEFINITI

Sostituiscono un nome di persona o di cosa indicandolo in modo generico. In italiano: alcuno, nessuno, taluno, ciascuno, altro, tale, tutto, molto, poco, troppo, tanto, quanto, parecchio, alquanto, altrettanto, certo, diverso, vario, niente nulla, alcunchè, qualcuno, qualcosa, ognuno, uno, chiunque. I pronomi che mancano non trovano corrispondente.

 

ITALIANO

MASCHILE

FEMMINILE

 

ITALIANO

MASCHILE

FEMMINILE

nessuno/a

nisciun

nisciuna

 

parecchio/a

parechj

parechia

altro/a

eltre

eltra

 

altrettanto/a

altretent

altretenta

tale

tel

tel

 

certo/a

cert

certa

tutto/a

tut

tuta

 

diverso/a

divers

diversa

molto/a

molt

molta

 

niente

gnint

-

poco/a

poc

poca

 

qualcuno/a

qualcun

qualcuna

troppo/a

trop

tropa

 

qualcosa

qualcosa

-

tanto/a

tent

tenta

 

uno/a

un

una

quanto/a

quant

quant

 

uno ciascuno

un pron

una pron

 

 

 

 

PRONOMI RELATIVI

Sostituiscono un nome e collegano nello stesso tempo due proposizioni. In italiano: che, il quale, la quale, cui ed inoltre i pronomi relativi doppi chi (colui che), quanto (ciò che), quanti (coloro che), chiunque (qualunque persona che).

 

ITALIANO

che

il quale

la quale

cui

chi

quanto

quanti

chiunque

ROMAGNOLO

che

manca

manca

manca

manca

manca

manca

manca

 

PRONOMI INTERROGATIVI

Sostituiscono il nome in una domanda diretta o indiretta. In italiano: chi, che, che cosa, quale, quanto.

 

ITALIANO

chi

che

cosa

quale

quanto

ROMAGNOLO

chi

che

cusc

che

quant

 

Cosa, nelle domande, precede sia il verbo che il soggetto obbligatorio e si unisce a quest'ultimo:

 

ITALIANO

DIALETTO

cosa faccio?

cusc a fac?

cosa fai?

cus t fè ?

cosa fa? (lui)

cusc e fa?

cosa fa? (lei)

cusc la fa?

cosa facciamo?

cusc a fen?

cosa fate?

cusc a fed?

cosa fanno? (essi)

cusc i fa?

cosa fanno? (esse)

cusc li fa?

 

 

Si noti la forma eufonica cus t in cui la c è caduta per facilitare la pronuncia.

 

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