Come regolare
il riproduttore
di suoni

ORTOGRAFIA

Ultimo aggiornamento
06 / 08 / 2006

 

L'ortografia è il complesso delle regole seguite nel rappresentare, nello scritto, i suoni e i vocaboli di una lingua. In quest’opera tali regole hanno un’importanza relativa, dal momento che, per ogni parola scritta in dialetto, esiste la possibilità di ascoltarne la pronuncia cliccando sull’altoparlantino giallo o sul link blu del vocabolario parlante.

Nel rappresentare i suoni del dialetto ho seguito finchè possibile l'ortografia italiana, ma con l'aggiunta di qualche convenzione per alcuni suoni che non sono presenti in italiano e precisamente:

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c dolce finale di parola: cc come in cocc (coccio, cocci)

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c dolce seguito da consonante: cc- come in cocc-la (cocciola, guscio d’uovo)

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g dolce finale di parola gg come in ragg (raggio, raggi)

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g dolce seguito da consonante: gg- come in gg-nochj (ginocchio)

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c duro finale di parola: c come in porc, bienc (porco, bianco)

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g duro finale di parola: g come in dag, vag (do di dare, vado)

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c di chia, chio senza la a o la o finale di parola: chj come in ochj (occhio)

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suono del francese “jour” e dell’inglese “measure” e “pleasure”, seguito da vocale: sgi, sge, sgia, sgio, sgiu come in cc-resgia (ciliegia)

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suono del francese “jour” come sopra finale di parola: sg come in cc-resg, radisg (ciliege, radici)

 

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