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DALL'ITALIANO AL DIALETTO |
Ultimo aggiornamento |
L'italiano come lo parliamo oggi é il prodotto delle innumerevoli storpiature praticate sul latino fino al 1300 da parte dei fiorentini e dal 1300 in poi dagli italiani in genere. |
Sono chiamate sonore b, g, v, d (g dura) perché precedute da una breve emissione di suono, sorde le consonanti p, c, f, t (c dura). Quando si parla della vocale i si allude al suono i, si fa cioé riferimento al caso in cui la lettera i rappresenta un vero e proprio suono vocalico, prescindendo dai casi in cui serve solo ad indicare la pronuncia dolce delle consonanti c e g. La i di pronuncia non é un suono i. |
Nel termine dialettale corrispondente a una certa parola italiana le vocali, oltre ad essere inalterate, possono anche cadere oppure trasformarsi in altre vocali. Desinenze (finali di parola) di nomi e aggettivi
Si considera il singolare dei nomi ed il maschile singolare degli aggettivi. |
la a |
rimane sempre inalterata |
telegramma - telegrama | ascolta la pronuncia
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la e |
cade nelle parole piane |
monte - mont | ascolta la pronuncia
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rimane nelle parole sdruciole |
vergine - vergine | ascolta la pronuncia
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la i |
rimane nei nomi propri di persone e animali |
Bobi - Bobi | ascolta la pronuncia
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diventa e negli altri casi |
Rimini - Rimne | ascolta la pronuncia
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la o |
cade quando appartiene a parola piana |
dito - déd | ascolta la pronuncia
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diventa e dopo il suono i |
olio - ólie | ascolta la pronuncia
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diventa e nelle parole sdruciole |
minimo - minime | ascolta la pronuncia
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diventa e quando è preceduta da una consonante seguita da r, m, n, l, v |
vetro - védre | ascolta la pronuncia
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la e |
cade quando appartiene alla sillaba che precede quella accentáta |
berretto - brét |
ascolta la pronuncia
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la i |
cade quando appartiene alla penultima sillaba delle parole sdrúciole. |
còtica - cùt-ga |
ascolta la pronuncia
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cade quando appartiene alla sillaba che precede quelle accentata |
biròccio - bròcc |
ascolta la pronuncia
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la o |
cade quando appartiene alla penultima sillaba delle parole sdrúciole. |
cocciola - còcc-la |
ascolta la pronuncia
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cade quando appartiene alla sillaba che precede quella accentáta |
copérchio - cvérchj |
ascolta la pronuncia
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la u |
cade quando appartiene alla sillaba che precede quella accentáta |
spazzaturìno - spazadrén |
ascolta la pronuncia
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la o diventa u |
sportéllo - spurtél |
ascolta la pronuncia
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la à diventa è |
mandàvo - mandèva |
ascolta la pronuncia
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la e diventa i |
befana - bifèna |
ascolta la pronuncia
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-are è sempre sostutuita dalla desinenza -è |
andare - andè |
ascolta la pronuncia
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-ere cade quando segue la g dolce o gldi foglio |
accorgere - incorgg |
ascolta la pronuncia
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-ere è sostituita dalla desinenza -a negli altri casi |
vedere - veda |
ascolta la pronuncia
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-ire è sempre sostituita dalla desinenza -ì |
partire - partì |
ascolta la pronuncia
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Nel prefisso ri, indicante la ripetizione di un'azione, la i cade ed alla r viene anteposta una a eufonica. Il prefisso si traforma in ar. |
ricotta - arcota |
ascolta la pronuncia
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Nelle desinenze àta, ìta, ùta, la à diviene è la t diviene d, la a rimane. |
manata - manèda |
ascolta la pronuncia
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Nelle desinenze dei diminutivi, maschili e femminili, ino ed ina divengono én ed éna. |
poverino - purèn |
ascolta la pronuncia
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La modifica non avviene nei falsi diminutivi |
vicino - vicìn |
ascolta la pronuncia
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Nelle desinenze -ico, ica, precedute da consonante, la i cade, la c dura diviene g, la o finale diviene e, la a finale rimane. |
tisico - tisghe |
ascolta la pronuncia
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Le desinenze -ale, -aio, -oio, -ore si tarformano rispettivamente in -èl, èr, ùr, -òr. |
stivale - stivèl |
ascolta la pronuncia
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Quelle presenti nelle desinenze del congiuntivo rimangono inalterate nel dialetto.
In tutti gli altri casi vengono tramutate in semplici (dottore - dutór, tetto - tet, rosso - ros).
da c dolce |
La c dolce che segue una vocale su cui cade l'accento tonico assume il suono sg (come la j del francese jour) |
camicia - camisgia |
ascolta la pronuncia
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La correzione per lo spostamento dell'accento |
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La preposizione |