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SULLE ORME
DEL BEATO AMATO RONCONI

in pellegrinaggio a Santiago di Compostella
col motorino, la tenda e il sacco a pelo

l'Europa coast to coast

 

Barcellona - Civitavecchia (51.000 ab. 31 luglio 2012)

Finalmente ritorno in Italia, dove se mi serve qualcosa so come chiederla e quando mi rispondono capisco quello che dicono.
Si sale in nave verso le dieci, ristorante ancora aperto (meno male). Bella nave, ma bisognava essere preparati per potere usufruire di tutte le sue comodità (la piscina, per esempio). Comunque sono capitato in cabina con due giovani, uno di Barcellona e un olandese che studiava in Spagna, con i quali, pur facendo ognuno i fatti suoi, ogni tanto ci si trovava insieme e si faceva due chiacchiere per passare il tempo.

 

 

 

 

 

La Sardegna dalla nave

 

Il ristorante

 

 

Attraverso internet riesco ad avere il numero del camping "Traiano" di Civitavecchia e mentre la nave, arrivata in ritardo viene fatta aspettare all'ingresso del porto, riesco ad avere per telefono sia l'assicurazione che nella tarda nottata sarebbero stati ancora aperti, sia una serie di indicazioni per raggiungere il camping. Per fortuna. Di notte, col motorino, i segnali stradali e le eventuali indicazioni aggiuntive sono sempre fuori del fascio di luce del faro. La ricerca del camping ha avuto successo, ma è stata lunga e faticosa.

Civitavecchia - Foce verde(2 agosto 2012)

Aspettavo con ansia Civitavecchia soprattutto per poter far mettere le mani sulla ruota di dietro da parte di qualcuno che se ne intende.
Quattro volte l'ho trovata sgonfia, gonfiata con la bombola e fatta riparare dal taller de motos di turno con evidente insuccesso.
A parte la soddisfazione provata per l'apprezzamento, da parte del meccanico, per il portapacchi davanti, la tappa deve esser stata proprio squallida: quattro foto in tutto di cui le uniche docenti sono queste:

 

Il monumento, a Civitavecchia, col bacio del marinaio all'infermiera.

 

Una bella serie di aquiloni sulla spiaggia
(guardate bene, si vedono).

 

Il camping di Foce verde, poi, era frequentato da gente antipatica, aveva una direttrice antipatica, era in una zona antipatica dove di notte i vestiti stesi non si asciugano ma si bagnano ed i dintorni (Borgo Sabotino) ugualmente antipatici.
Ben venga quindi il mattino con la tappa successiva.

Foce verde - Pozzuoli (82.000 ab. - 3 agosto 2012)

Finalmente la ruota di dietro è a posto, ma rimane il rumore di ferraglia sempre più forte. Mi consola il fatto che, se non si è fermato da metà Spagna fino ad ora, probabilmente non si fermerà fino a casa. E comunque rimangono solo tre tappe.

 

 

 

 

 

Il promontorio del Circeo

 

Scogliera nei dintorni di Sperlonga

 

 

 

 

 

 

Un antico acquedotto nei dintorni di Minturno

 

Il lago Averno, sullo sfondo Capo Miseno

 

 

Diversi camping, incontrati prima di Pozzuoli, non ospitavano poveracci in tenda e mi hanno indicato il camping "Solfatara" a Pozzuoli, proprio a ridosso della solfatara.
Il giorno prima avevano fatto un'escursione con assaggio di pesce cotto con energia geotermica. Peccato essermela persa.
Comunque c'era tempo per fare una visita e ne ho approfittato, così per la prima volta in vita mia ho visto il famoso mirto decantato dai poeti. Per avere un'idea delle dimensioni, la borsa della macchina fotografica che si vede nell'immagine è lunga poco più di 10 centimetri.

 

 

 

 

La solfatara

 

Il mirto

 

 

 

 

 

 

Qualcosa bolle in pentola

 

Il fumo (e l'arrosto?)

 

Era un bel camping, frequentato da gente cordiale, con il personale di servizio allegro e napoletanamente espansivo.
Ci sono stato bene, e il conto alla rovescia dice meno due.

 

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