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SULLE ORME
DEL BEATO AMATO RONCONI

in pellegrinaggio a Santiago di Compostella
col motorino, la tenda e il sacco a pelo

l'Europa coast to coast

 

Pozzuoli - Maratea (5000 ab. - 4 agosto 2012)

 

Non c'è bisogno del navigatore. Le indicazioni stradali mandano sulla tangenziale vietata, ma usciti dal camping, dopo duecento metri, c'è l'ingresso dell'Accademia Aeronautica che frequentavo assiduamente non più di mezzo secolo fa. Basta fare la strada del pullman della libera uscita per arrivare a Napoli. Poi costodromia (si segue la costa, o la strada più vicina al lungomare) fino a Torre Annunziata e qui si accende il navigatore per arrivare a Salerno eccetera.

 

Sono su Via Partenope, il lungomare di Napoli. Sullo sfondo Castel dell'ovo e sin qui è stato facile, anche se sarei passato volentieri per via Caracciolo, diventata pedonale.
Ma passato il porto la strada diventa un pavé infernale, che più sconnesso non si può, che scuote il supporto del navigatore in maniera impossibile fino a renderlo inutilizzabile per timore che schizzi via. Il portapacchi posteriore, che non mi è mai piaciuto, resiste imperterrito e mi fa definitivamente cambiare idea sulla sua solidità.
Il pavé è continuato attraverso tutta Portici, Torre del Greco e Torre Annunziata facendomi maledire in continuazione gli amministratori di quella zona che mi hanno obbligato a una velocità di non più di 20 Km/h.
Ma i guai non sono finiti. Senza navigatore per gli scossoni, la demenza senile fa capolino per cinque secondi e mi fa confondere Sorrento con Salerno. Per cinque minuti seguo le indicazioni per Sorrento, strada sbagliata. Quando me ne accorgo non posso tornare indietro e devo proseguire ancora per parecchio prima di cambiare strada. Da quel punto in avanti devo ringraziare il navigatore per avermi riportato sulla retta via, perchè da solo non ci sarei mai riuscito.

 

 

 

 

 

Salerno

 

Paestum

 

 

 

 

 

 

La torre di Paestum

 

Un paese nel Cilento

 

E per finire qualche veduta della costa tirrenica tra Sapri e Maratea.

In qualche zona montuosa della Francia quando c'è qualche paesaggio interessante costruiscono una piazzola di sosta, anche abbastanza grande ed anche segnalata in modo che si possa fare qualche fotografia.
Nella zona che ho attraversato non ce n'era mai una e la sosta era difficile anche per un ciclomotore.
Se non c'è arrivata l'ANAS ci poteva arrivare il Comune, la Provincia o la Regione a dare i soldi all'ANAS per promuovere il turismo.
Il miglior modo di promuovere il turismo è fare in modo che chi passa da quelle parti possa mostrare sul telefonino, sull'iPad, su Facebook, le foto scattate durante il viaggio.

Maratea - Taranto(196.000 ab. - 5 agosto 2012)

Questa è la tappa finale. Si sale verso Lauria, si valica l'Appennino, (così posso dire di aver attraversato tutte le catene montuose) si scende lungo la valle del Sinni fino al mare, e di lì per la 106 fino a casa.

 

 

 

 

 

Il fiume Castrocucco

 

Lauria

 

Anche tra questi monti, lungo la valle del Sinni, niente piazzole di sosta.

 

Finalmente more mature!
Me ne faccio una mangiata.

 

Anche questa è un confronto con la Spagna.
Ricordate la pagina Benavente - Tarazona?

 

A Metaponto visito il tempio di Hera, ma per trovare la strada di casa attraverso il dedalo dei raccordi è un problema: si finisce sempre nei pressi del tempio, fino a quando non ci si convince che il raccordo giusto è quello ostruito da due vistosi mucchi di macerie.

 

Finalmente a casa:
sono le 17:47
di domenica 5 agosto.

 

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Barcellona - Pozzuoli

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