Briançon - Serres, (1300 ab. - 13 luglio 2012) ovvero la nuova dieta
La mattina la terribile notizia: la protesi non è stata trovata. Non ho più alcuna idea di che effetto faccia masticare senza protesi, quindi escludo al momento di andare al ristorante. Incidenti e inconvenienti voglio risolverli da solo, in privato. Quindi: per i carboidrati pane a cassetta o per tramezzini; per le proteine, in mancanza di strumenti di cottura, formaggini e, visto che stiamo in Francia, patè non necessariamente di fois gras e latte intero anche se lo odio; per il fabbisogno vitaminico conto sulla frutta.
Occorrerà qualche strumento tipo piatti e posate di plastica, qualche contenitore per il cibo avanzato, una scatola di forme e dimensioni opportune per contenere tutto ciò.
Al supermercato trovo una scatola di cartone che piegata e conservata, tornerà utile; trovo il latte condensato e, memore di quello delle razioni militari da guerra, lo compro subito. Quello che non trovo invece sono le buste di plastica: le chiedi in francese, in inglese e col linguaggio dei segni, ma la cassiera continua a guardarti come se parlassi arabo e mostra la borsa della spesa di antica memoria. Non ostante il mio disappunto perchè tutto il mio sistema di ordine dentro e fuori della tenda è basato sulla busta di plastica, questo lato dei francesi mi è simpatico.
Si scende lungo la valle della Durance, dove i più arditi fanno rafting, fino al lago. N.d.R.: Non ostante i francesi chiamimo il computer "ordinateur" (ordi per gli amici) ed il byte "octet", questo sport lo chiamano proprio "rafting".
|
|
Rafting sulla Durance
|
Il lago di Serre-Ponçon
|
|
Lascio la Durance e proseguo verso Gap e Serres, 1350 abitanti, dotato di camping, mia meta del giorno.
Mi accoglie un coetaneo, che osa chiamare lo Scarabeo Mobilette (versione francese del Ciao). La passeggiata in paese non è entusiasmante, e per di più una birra acquistata alla carrettella mi costa due euro e mezzo. Questi qui a fianco si godono il fresco senza necessità di birra. Posso quindi rientrare al camping dove mi aspetta la costruzione della "dispensa".
|
Serres - Avignon (91.000 ab. - 14 luglio 2012)
|
|
La strada da fare
|
La dispensa
|
E' sabato, per di più è la presa della Bastiglia, domani sarà domenica coi negozi chiusi. Mi sono fatto l'idea che in Francia le strade non attraversano mai i centri abitati, ma girano sempre alla larga. Quando lo attraversano non si vede nessuno per strada, e non ostante questo le strade sono disseminate di passaggi pedonali sopraelevati. Io non ci ho fatto ancora l'occhio e li prendo tutti a velocità di crociera (50 all'ora di navigatore) rischiando sempre di perdere il carico.
Si entra nelle gole dell'Aygues, dove la strada diventa davvero panoramica, con frequenti aree per picnic, costeggiando il fiume. In una di queste mi fermo e mi rifocillo come posso.
|
|
Le gole dell'Haygues
|
Pronti per il pranzo
|
Arrivo ad Avignone abbastanza per tempo, ma al camping, dopo una bella fila, non c'è posto, e così pure al secondo e al terzo. Al quarto finalmente c'è, in riva al Rodano, con in bella mostra le istruzioni in caso di straripamento del fiume e cioè: appena suona l'allarme prendete con voi solo soldi, documenti, oggetti preziosi e nient'altro e portatevi subito nel luogo sicuro. Il camping è tutto in piano. Dove sarà il luogo sicuro? Ma forse ho capito male.
Vado a fare una visita in centro.
Sui ponti di Avignone, che sta alla confluenza della Durance col Rodano, c'è una fila pazzesca. Supero tutti e vado a fare qualche fotografia.
|
|
Il castello di Avignone, fuori città
|
Questo sono io su uno dei ponti
|
|
|
Una delle porte di accesso alla città medievale
|
Un ponte sul Rodano
|
Come visita alla città non è granchè. Domattina mi alzo presto e recupero.
|