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SULLE ORME
DEL BEATO AMATO RONCONI

in pellegrinaggio a Santiago di Compostella
col motorino, la tenda e il sacco a pelo

l'Europa coast to coast

 

Avignone - Gignac (5300 ab. - 15 luglio 2012)

Alla mattina mi sono alzato presto, ma era domenica. Sui ponti non c'era nessuno, nessun negozio era aperto, per strada solo qualche turista deluso come me. Non sapendo dove andare, e dopo qualche giro a vuoto inconcludente, mi sono avviato verso la destinazione successiva, Gignac.
Il resto della tappa deve essere stato ugualmente noioso: non ricordo niente ed ho solo quattro foto, tutte di luoghi insignificanti.

Gignac - Mazamet (10.400 ab. - 16 luglio 2012)

La mattina inizia all'insegna delle novità: la ruota di dietro è sgonfia. Fortunatamente ho portato dietro la bomboletta che, almeno per il momento, mette le cose a posto. Comunque prima o poi andrà fatta la riparazione definitiva che richiede: primo, trovare un meccanico di moto, secondo, dirgli "Ho bucato la ruota e l'ho riparata con la bomboletta. Bisogna fare la riparazione definitiva (cambiare la camera d'aria). Problema: come si dice ruota? Come si dice bucata? Ci vorrebbe un corso di francese telepatico.
Fortunatamente dove non arriva la telepatia arrivano gli SMS: ruota si dice roue e bucata si dice crevèe.

Dedicata a chi so io

Anche questa

In Francia i distributori si trovano nei centri commerciali, solo self service. Nella coda mi è capitato di vedere questa Citroen 2CV così nuova da sembrare finta. E' autentica. L'ho capito perchè l'uomo della foto che fa rifornimento, prima di mettere la benzina, ha messo mano all'aditivo, una bottiglietta dalla forma molto strana. E' la stessa che uso io per la benzina che metto nella motozappa, costruita quando ancora non era stata inventata la benzina verde.

Olargues (603 ab.)

Le pont du diable,
quello a sinistra nella foto a fianco

Mi fermo per un pranzo al sacco in riva a un fiume, anche se non sembra. Fa un freddo cane, su di un masso nero simile a quello della foto è apparecchiata la tavola e sistemato il cavalletto per l'autoscatto.
Trovare il camping è stato avventuroso: la strada scelta dal navigatore finiva contro il cancello di una villa e non ostante i ricalcoli si finiva sempre davanti allo stesso cancello. Fortunatamente tre signori lì presenti ne sapevano più del navigatore ed a forza di droite, gauche, tout droit, rond point e stop, diligentemente annotati per iscritto, mi ci hanno fatto arrivare, vicino a un campo da rugby con un'erba di un verde abbacinante.

Non ho potuto riparare la ruota: non avevano la camera d'aria della misura giusta.
Un giro in centro mi ha fatto scoprire questa festa di paese, cui mi sono associato. La cucina all'aperto serviva pane, spezzatino di pollo alla brace, patate arrosto, tutto buono ma anche caro.
E c'era anche chi vendeva birra artigianale, ugualmente buona ed ugualmente cara.

Una tavolata alla festa

Un'altra tavolata alla stessa festa

Mazamet mi è piaciuto.

 

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Mazamet - Lourdes