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SULLE ORME
DEL BEATO AMATO RONCONI

in pellegrinaggio a Santiago di Compostella
col motorino, la tenda e il sacco a pelo

l'Europa coast to coast

 

Mazamet - L'Isle Jourdain (5300 ab. - 17 luglio 2012)

Dopo due giorni di masticazione senza denti oggi mi sento pronto ad affrontare il ristorante. Non mi sento invece in vena di visitare Tolosa e lascio al navigatore il compito di guidarmi. D'altra parte la geografia francese mi è ignota ed il continuo consultare delle carte fastidioso.
La giornata è bellissima ed a un certo punto si presenta questo panorama:

Il sensore dell'occhio distingue in lontananza i Pirenei, (quello della macchina fotografica purtroppo no) e mi fermo per fare la fotografia di rito ed anche per fare riposare il sedere, controllare lo stato del percorso e sgranchire le gambe.
Mentre sono intento a ciò si materializza al mio fianco un tipo vestito di arancione che fa: Vous etes en pannes? No, faccio io, e mentre cerco di tradurre, quello fa il giro della moto, poi si avvicina al contachilometri, indica col dito i cinquanta chilometri all'ora e fa: Cinquante? Oui, cinquante faccio io.
Allora quello se ne esce con una frase abbastanza lunga, piena di pas (in italiano = no) in cui colgo le parole autopiste, cinquante e quatre vingt, il cui senso generale era: "Questa è un'autostrada, anche se non si paga il pedaggio; qui possono andare solo le macchine e le moto che fanno almeno gli ottanta. Tu fai solo i cinquanta, quindi te ne devi uscire".
Gli faccio vedere il navigatore, poi la carta, dico Comment peux je arriver à Toulouse?
Allora lui prende la mia carta, indica col dito un punto e fa: Nous sommes ici, ma la posizione col dito non è precisa e passa a indicare con l'unghia del mignolo, poi estrae un coltello e con la punta acuminata della lama (sulla carta, non verso di me) indica il punto esatto. Au rond point ... à droite ... à Lempaut (700 ab.).
Poi si dilunga sulla segnaletica che vieta l'accesso ai poveracci come me, si mette in mezzo alla strada, ferma il traffico e mi fa fare l'inversione a U per andare al rond point che è cinquanta metri più indietro.

Spengo il navigatore, che tanto per la prossima mezz'ora non farà altro che dire ricalcolo in corso ... fare inversione a U e mi avvio lungo la nuova strada. A Lempaut ripasso la palla al navigatore perchè tanto io non saprei dove andare.

Fortunatamente in uno dei rari paesi che si attraversano vedo sul marciapiede una lunga fila di moto, segno evidente di un meccanico di moto. Mi fermo e faccio cambiare la camera d'aria, anche se la sua attività principale sembra essere la riparazione di motoseghe.

Sin dalla preparazione del pellegrinaggio mi ha meravigliato il fatto che lungo il tragitto ogni centro abitato o quasi, di poche migliaia di abitanti, avesse un camping e spesso un camping municipal. Il fatto è che noi abbiamo le spiagge o le piscine, loro hanno il plan d'eau.
Facendo una diga sul corso d'acqua ottengono un lago artificiale in cui l'acqua, per il ricambio molto più lento, riesce ad avere una temperatura decente, anche se la sua chiarezza non è delle migliori. Nel caso di L'Isle Jourdain ci hanno messo tutto intorno anche delle strutture a traliccio con due ruote in cui scorrono due cavi come in una teleferica, a cui sono attaccati dei cavi di rimorchio che trascinano gli amanti dello sci d'acqua. I bagnanti in costume prendono il sole sulla riva che, invece di essere sabbiosa, ha una bella erba verde e morbida.

Ecco due surfisti in azione.

L'Isle Jourdain è fiera delle sue fabbriche di campane e le ostenta anche in mezzo alle vie.

Una via del centro

Il municipio

L'Isle Jourdain - Lourdes (15.500 ab. - 18 luglio 2012)

Dopo Tolosa gli antichi pellegrini provenienti dall'Italia andavano a Tarbes, valicavano i Pirenei al passo di Somport e si univano ai pellegrini provenienti dall'Europa del Nord a Puente La Reina, poco oltre Pamplona. Oggi sarebbero senz'altro passati per Lourdes e, anche se siamo ancora sulla strada di Somport, sarebbero passati per Roncisvalle.

Ho lasciato al navigatore il compito di scegliersi la strada e lui ha pensato bene di immergersi nelle campagne scegliendosi le strade più strette e meno frequentate. Nota a piè pagina: non mettete il navigatore su un motorino che non può andare in autostrada. Se gli chiedete la strada più veloce o più economica vi porta dove non potete andare; in modalità bicicletta evita tutte le strade a quattro corsie e si inventa i percorsi più osceni, in modalità automobilistica col percorso più breve si mette a fare sfoggio della sua conoscenza di tutte le strade andando a pescare le più remote e abbandonate.

Ecco dove mi ha portato con la scusa della strada più breve (notare la larghezza della strada).
Verso mezzogiorno incomincio a cercare un ristorante, ma i paesi che si attraversano sono pochi, deviazioni per i centri abitati molte volte sono inutili perchè si tratta di quattro case e non so mai se il prossimo sarà abbastanza grande da avere un ristorante.
Per cui quando uscendo dall'abitato di Pouyastruc (660 ab.) vedo il ristorante Aou Soum che offre il menu du jour a 12 euro, mi fermo ed entro con zaino, casco e navigatore smontato.
Tovaglie e tovaglioli di stoffa immacolata, posateria elegante, clientela ben vestita, qui mi pelano. Per cui mi attengo strettamente al menu du jour. Ho preso l'abitudine di ordinare, per ciascuno articolo, o il primo o il secondo della lista senza informarmi troppo; tanto il giorno dopo, a centocinquanta chilometri di distanza, lo stesso piatto o non c'è o si chiama in modo diverso.
Ho finito e vado verso la cassa per l'addition. La signora è in piedi e mi porge una cartelletta in pelle imbottita. Apro e dentro ad un vassoietto argenteo trovo lo scontrino, 12 euro. "Madame, mi viene spontaneo, tout ça pour douze euros!" "Pas pour douze euros fa la signora.
Mi chiude delicatamente la cartelletta che avevo in mano, "Pour ça" mi dice, e mi mostra una scritta nell'angolo in basso a destra: Merci pour votre visite.
La signora merita l'oscar della cortesia. Ed anche della classe.
Traduzione per gli anglofoni:
Signora, tutto questo per 12 euro!
Non per 12 euro, per questo:
Grazie per la vostra visita

Arrivo a Lourdes nel primo pomeriggio, trovo un posto risicatissimo in un camping super affollato, con la tipa dell'accueil che si complimenta per il Piaggio (proprio così). Anche lei ha comperato un Piaggio, Fly, ma non quello italiano, quello fatto in Cina che costa la metà (altri posti di lavoro persi in Italia e guadagnati in Cina?).

Qualche foto di Lourdes a carattere religioso

E qualcuna a carattere profano

Il tempo minaccia pioggia. Con questo fiume e senza neve sui Pirenei, quest'acqua deve pur essere caduta da qualche parte.
Il programma originario prevedeva per l'indomani la salita del Tourmalet, poco distante. Ma non mi fido del motorino, ne ho abbastanza della Francia quindi domani, a Dio piacendo, si va in Spagna.

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